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martedì 23 ottobre 2007

UOMINI-BOMBA. I VOLTI DIMENTICATI DELLA GUERRA

Un articolo dall'Afghanistan la settimana scorsa parlava di due tragedie. Nella provincia di Paktika un giovane, con indosso un corpetto esplosivo, era in viaggio verso il luogo in cui si sarebbe fatto esplodere. Poi, ha visto della gente in preghiera in una moschea ed ha cambiato idea. È andato alla polizia. Ha cominciato a rimuovere il corpetto esplosivo, ma è esploso. Lui solo è rimasto ucciso. Nella provincia di Uruzgan, un giovane, tornato a casa recentemente dal Pakistan dove aveva frequentato una scuola religiosa, ha annunciato una simile intenzione alla sua famiglia. Stava andando ad uccidere il nemico uccidendosi. L'articolo diceva che ha consegnato $3.600, presumibilmente la ricompensa per ciò che stava per fare. Davanti a sua madre, al fratello ed a due sorelle, ha mostrato l'ordigno che aveva indosso. La madre del giovane, sconvolta, immediatamente ha provato a togliergli il corpetto. La bomba è esplosa. Il giovane, sua madre ed i suoi tre fratelli sono rimasti uccisi all'istante. I rapporti dall'Afghanistan e dall'Iraq sono come un flusso costante d'indifferenza. Conosciamo l'esatta cifra di quanti combattenti della coalizione sono morti, ma le stime delle morti irachene vanno dai dieci alle centinaia di migliaia. Una singola morte è una tragedia; un milione una semplice statistica. Nel frattempo, poichè questi uomini che si fanno saltare in aria trattano i loro corpi come armi, così facciamo noi; come se quegli assassini anonimi fossero effettivamente automi, strumenti di morte. Eppure, questo racconto dei due uomini-bomba suggerisce che ogni azione di questo genere, non importa se spinto da indottrinamento o da disperazione, debba comportare reazioni umane.
Durante la I guerra mondiale, quando il Parlamento britannico stava promulgando una legge sul reclutamento, in modo che i reclutatori avrebbero potuto sostituire la truppa esaurita nelle trincee, un politico dichiarò, "il rifornimento necessario degli eroi deve essere effettuato a tutti i costi". Un rifornimento apparentemente infinito di uomini-bomba votati al suicidio, è quello che rende la guerra americana l'orrore che è. I cattivi ad un lato, gli eroi all'altro; ma chi sono quegli uomini-bomba? Chi sono le loro madri, i fratelli e le sorelle? I due avvenimenti in Afghanistan offrono uno sguardo nella profondità umana di questo atto al contrario inumano. L'ansia e la paura certamente accompagnano ogni suicida lungo la strada verso la morte; l'angoscia ed il terrore devono riempire i cuori dei loro membri di famiglia, quando essi sanno.
Penso a quella madre. Che cosa era il significato della sua vita se non il benessere dei suoi bambini? Che cosa potrebbe essere peggio della morte dei suoi figli per mano di un'altro suo figlio? Come la madre, nel vedere quell' ordigno indossato da suo figlio abbia tentato disperatamente di toglierglielo, e come potrebbe non aver gridato dentro di sé: "chi ha fatto questo al mio ragazzo?" Penso ai fratelli, testimoni dell'evolversi di quell'orrore di fronte a loro. Quanto indifesi devono essersi sentiti, con il loro ultimo sguardo fisso sulla distruzione di tutto ciò che gli avevano insegnato ad amare e stimare. Penso ai proprietari della bomba, che hanno reclutato quei ragazzi, li hanno influenzati, hanno ingannato loro nell'immaginare che la morte potrebbe essere un'affermazione. E penso a coloro che hanno generato la situazione all'interno della quale è scaturito tutto questo.
Che cosa è quella situazione se non corpetto esplosivo? Non è mancanza di rispetto a questa gente morta riconoscere questa immagine come metafora di che cosa gli Americani hanno generato. Sono loro i proprietari della bomba, hanno avvolto l'Iraq con cavi ed ordigni al plastico. Come possono rimuovere la bomba senza farla esplodere?
La guerra civile irachena, il conflitto con l'Iran, la violenza curda turca, il caos per tutto il Medio Oriente; adesso il Presidente Bush dice che, se non disinnescano con attenzione l'ordigno, la III guerra mondiale comincerà. E' lo stesso Bush che alla fine riconosce quello che sotto la sua leadership gli Stati Uniti hanno fatto. Hanno messo un corpetto esplosivo alla Terra. Ed ora il loro lavoro è di disinnescarlo.
fonte: TheBostonGlobe

2 commenti:

Tanuccio ha detto...

Bello l'articolo, infatti molte volte questi uomini bomba vengono aditati come assassini, ma non si cerca di capire il perché del loro gesto

Mariolina ha detto...

Eh si: Si tratta solo di assassini, terroristi.. Mette tutti d'accordo e ci fa sentire a posto. Facile!
Ciao Lupo!

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