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mercoledì 26 novembre 2008

LO STAFF DI OBAMA: OPERAZIONE RICICLAGGIO

Si, non dobbiamo aspettarci troppo. Sappiamo tutti che è l'estabilishment che viene prima di tutto, nella politica degli Stati Uniti. Gli americani e non solo, erano eccitati dal radicale ripudio della politica di Bush e l'elezione di un candidato che ha parlato ampiamente, anche se spesso vagamente, della necessità di cambiamento. Ma le vaghe promesse della campagna di "cambiamento" di Obama sono in rapida evaporazione come posizioni chiave nella prossima amministrazione sono riempiti con i veterani dell'establishment politico Usa. Non uno dei 23 senatori e 133 rappresentanti che hanno votato contro la guerra in Iraq per la sua squadra di transizione o per un posto importante nel suo gabinetto.
Lungi dall'essere la fine della guerra all'estero, le scelte di Obama sottolineano l'indispensabile continuità con le politiche dell'amministrazione Bush. Niente esprime l'orientamento di destra della politica estera di Obama più della conferma che egli manterrà il segretario alla Difesa di Bush, Robert Gates, al suo posto quando la nuova squadra di politica estera è formalmente annunciata dopo la festa del Ringraziamento. R. Gates, assunto da Donald Rumsfeld alla fine del 2006, responsabile del mantenimento delle sanguinose azioni criminali nelle guerre degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq; la sua posizione intransigente sui missili per la Polonia e le ombre sul suo passato (compreso l'Iran-Contra) dà poco motivo di speranza. Adesso ricordo: Gates è stato capo della CIA durante Bush padre. In quanto tale, è stato coinvolto nell'invasione di Panama, il finanziamento di un regime di genocidio in Guatemala, il sostegno di Suharto, il brutale governo in Indonesia, e il rovesciamento di Jean-Bertrand Aristide ad Haiti. Obama, che ha vinto la nomina presidenziale democratica in larga misura allo stragrande sostegno dei elettori pacifisti, giovani e studenti, ha ora deciso di mantenere al Pentagono colui che ha supervisionato la guerra in Iraq negli ultimi due anni. Gates e i fautori del militarismo americano. La carica di Segretario di Stato a Hillary Clinton, colei che sostenuto la criminale invasione dell'Iraq fin dall'inizio e ha notoriamente dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero "cancellare" l'Iran se attaccasse Israele. Il Marine Generale James Jones in pensione, ex comandante NATO, come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Dopo 40 anni di carriera militare, ha servito lo scorso anno come Segretario di Stato Condoleezza Rice di inviato speciale in Medio Oriente in materia di sicurezza. Il suo punto di vista in Afghanistan è in linea con Obama che l'insistenza delle operazioni militari in Afghanistan e il Pakistan deve essere intensificata. Finora l'unico nero ad essere nominato ad una alta carica sarà Eric Holder l'Attorney General, ex ufficiale Dipartimento di Giustizia sotto l'amministrazione Clinton e patrocinio legale a spese dello Stato di oligarchi colombiani accusati di uccidere i sindacalisti. L'avvocato che approvò il perdono del presidente Bill Clinton per Marc Rich, il finanziere corrotto palesemente la cui ex moglie, Denise Rich, ha contribuito fortemente alla biblioteca presidenziale di Clinton. La scorsa settimana, un altro consulente di Obama di alto profilo, Dennis Ross, ha pronunciato un discorso a Denver in cui ha auspicato un approccio molto più aggressivo verso l'Iran. Criticando l'amministrazione Bush per il suo approccio di "bastoni e carote deboli", ha detto che Obama è "pronto per l'uso forte di bastoni e carote a concentrare le loro menti su ciò che stanno per perdere." Ross e altri consulenti Obama hanno partecipato nella stesura di una serie di relazioni nel mese di settembre chiedendo una rapida escalation del confronto Stati Uniti con l'Iran, compresa la minaccia di sanzioni più severe, un blocco economico del paese e attacchi militari in impianti nucleari iraniani. Mentre l'obiettivo dichiarato di questa strategia ad alto rischio è quello di indurre Teheran ad abbandonare il suo programma nucleare e di raggiungere una sistemazione politica con Washington, porta l'ovvio pericolo di un altra guerra su vasta scala. Ross, che ha una stretta collaborazione con l'amministrazione Bush della neocons di destra, è molto aperto sul ruolo che potrebbe svolgere Obama. "Quando hai qualcuno come Obama eletto come Presidente, è molto più difficile demonizzare gli Stati Uniti", ha detto il suo pubblico. In altre parole, l'amministrazione Obama sarà in grado di realizzare politiche che l'ampiamente disprezzata amministrazione Bush è semplicemente incapace di attuare. Ross punta ad essere nominato ad un posto di alto profilo al Dipartimento di Stato. In Afghanistan, il segretario alla Difesa Gates lo scorso Venerdì ha annunciato che ha voluto dare una spinta al numero delle truppe USA per intensificare la guerra contro i ribeli anti-occupazione. Il Los Angeles Times ha riferito Lunedì che il Corpo dei Marines hanno elaborato un piano per il dispiegamento di più di 15.000 truppe per il "lancio di una guerra aggressiva contro i talebani che si aspettano potrebbe richiedere anni." L'accumulo di forze americane in Afghanistan è accompagnato da un crescente numero di attacchi missilistici Usa contro obiettivi ai confini del Pakistan. L'ultimo attacco di Sabato ucciso almeno quattro persone. Lungi dal porre fine al militarismo USA come decine di milioni di elettori americani speravano, l'amministrazione Obama si appresta a consolidare una presenza americana in Iraq e l'aumento della guerra in Afghanistan e il Pakistan. La prospettiva di una nuova pericolosa guerra sembra profilarsi, che i consulenti di Obama stanno pianificando per confrontarsi con l'Iran. Per l'estabilishment Usa, la politica estera emergente di Obama non si presenta come una sorpresa. Come gli sperti della Stratfor hanno commentato ieri: "I sostenitori di Obama ritengono che la posizione di Obama sull'Iraq era profondamente in contrasto con l'amministrazione Bush. La genialità della campagna presidenziale di Obama è stato che ha convinto i suoi irriducibili sostenitori che egli intendeva dare un radicale cambiamento nelle politiche a tutti i livelli, senza mai specificare quali politiche pianificava di cambiare, lasciando sempre la possibilità di un interpretazione flessibile del suo impegno". I pesi massimi di politica estera che hanno sostenuto Obama chiaramente sperano di estendere questa "genialità", continuando a perseguire aggressivamente i propri interessi economici e strategici in Medio Oriente e internazionalmente.
Ed è semplicemente questo: Obama non vuole veramente un cambiamento nella politica estera militare. Come ha detto nel corso della campagna, quando ha lodato Bush Senior e ha detto che voleva tornare al consenso bipartisan degli ultimi quaranta anni. In questi quaranta anni, gli Stati Uniti hanno lanciato la guerra contro Vietnam, il Laos e la Cambogia. Hanno contribuito a rovesciare il governo Allende in Cile. Hanno sostenuto l'invasione di Suharto in Timor Est. Hanno finanziato e addestrato gli squadroni della morte in America centrale. E così via...
Si, non dobbiamo aspettarci troppo.
E' la stessa gang.
fonte:WsWs.org
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GLI STATI UNITI USANO AL-QAEDA PER GIUSTIFICARE LA POLITICA ESTERA

Riflessioni del compagno Fidel:
Il libro di Stella Calloni intitolato L’operazione Condor denuncia gli atroci crimini commessi di recente dagli Stati Uniti contro i popoli dell’America latina ed è anche un testo fondamentale per capire ciò che significa l’imperialismo yankee. Si tratta della denuncia la più obiettiva e documentata che ho letto fino alla data odierna, eccezionale nel suo stile ed eloquenza. Sbalordisce la lista di figure, militari e civili, vilmente assassinate dentro o fuori dei loro paesi, tra cui importanti personalità come il vescovo salvadoregno Oscar Arnulfo Romero, i generali cileni Schneider e Prats, presidenti di altri paesi, nonché la cospirazione in Cile che ha portato alla morte di Salvador Allende ed allo stabilimento di un governo fascista. Ci sono stati dei presidenti degli Stati Uniti direttamente coinvolgi, come Nixon, Reagan e Bush padre. Nel nostro paese Stella è conosciuta dalla suddetta opera. Di recente, ciò che ha richiamato ancora la mia attenzione sulla suddetta autrice argentina è stata la relazione presentata alla Conferenza Internazionale “Rivoluzione ed Intervento nell’America latina” tenutasi a Caracas, della quale ha inviato una copia a Cuba. Ci parla dell’invasione silenziosa su tutti i fronti: l’arma della disinformazione, la nuova colonizzazione dell’America latina, “il cortile di dietro” come la “riserva strategica” dell’impero, la contro-insorgenza operativa, i colpi “leggeri”, l’intossicazione informatica, i raggruppamenti di sinistra agendo assieme a settori golpisti d’estrema destra; il potente nemico che attacca deliberatamente l’anima dei popoli, la loro cultura ed identità; avamposti coloniali e colonialismi tardivi. Ci ricorda che la brutale invasione al Panama, il 20 dicembre 1989, è stata preceduta da una campagna di disinformazione che, in quel caso, è riuscita a penetrare i settori progressisti e di sinistra; la manipolazione informatica sulle ragioni che ha allegato gli Stati Uniti per invadere il piccolo paese di poco più di due milioni di abitanti
diviso in due dall’enclave coloniale che la potenza egemonica manteneva dall’inizio del secolo scorso―, incredibile e grossolana, è ancora impossibile capire come ha paralizzato l’America latina. Finora ―ci ha detto― s’ignora che ci siano morte migliaia di persone. “Panama fu la Guernica dell’America.” Dopo aggiunge che le Nazioni unite hanno avuto “una presenza di ruolo in tutti questi conflitti”. Al Qaeda, nato dalle viscere dell’impero, è un tipico esempio di un nemico che il potere egemonico colloca a suo capriccio dove ne ha bisogno per giustificare le sue azioni, così come lungo la storia ha fabbricato nemici e attentati destinati a favorire i suoi piani di dominazione. Il pretesto della Sicurezza nazionale degli Stati Uniti per giustificare i loro crimini, è stato tracciato molto prima degli attentati che hanno fatto crollare le Torri Gemelle l’undici settembre 2001. E così continua servendosi di argomenti e prove indiscutibili. Lo scrive in no meno di 20 pagine di stretta sintesi. Esprime la sincera ammirazione per i processi rivoluzionari di Cuba e del Venezuela, per la loro lotta coraggiosa nelle prossimità della metropoli coloniale.

Per capire il senso della suddetta lotta, basta ricordare alcune delle frasi pronunciate da George W. Bush, presidente al che manca solo 58 giorni per finire il suo attuale mandato come capo dell’impero. In mezzo alla crisi che si abbatte sul mondo, ha dichiarato nel vértice dell’APEC che si tiene a Lima: “Per più di un decennio il mercato libero ha dimostrato essere una via efficace. “La crescita economica in questa regione potrebbe essere illimitata ed è qualcosa che riguarda i popoli liberi. Tutti i paesi onesti nei confronti del loro popolo, avranno l’appoggio degli Stati Uniti. “I nostri partner possono essere sicuri che l’agenda caritatevole degli Stati Uniti si manterrà. “Continueremo ad ispirare il mondo. “Che Dio vi benedica.”

Bisogna essere incurabilmente cinico per fare tali affermazioni. In tanto che questo si proclamava a Lima, negli Stati Uniti arrivavano notizie sulla gravità della crisi e sul numero di disoccupati in aumento. Le imprese delle industrie automotrici reclamano con impellenza una parte dei 700 miliardi di dollari destinati ad far fronte alla crisi più forte scatenatasi in dieci anni. Assicurano che il fallimento di solo una delle grandi imprese del settore provocherebbe il licenziamento di due milioni e mezzo di lavoratori. Sono cifre siderali di denaro e di danneggiati nel paese che pretende continuare ad ispirare il mercato.

Le elezioni d’oggi nel Venezuela sono complesse a causa della situazione creatasi con le piogge, del numero di collegi, dell’alta cifra di votanti iscritti in ognuno di essi, dell’uso delle risorse mediatiche e dell’abbondante denaro che l’oligarchia e l’imperialismo usano per confondere i votanti, tuttavia, il governo bolivariano agisce degnamente, si preoccupa dei danni cagionati dalle piogge eccessive e combatte con la fermezza e la decisione che ispirano le cause giuste.

Qualunque sia il risultato dei comizi per eleggere le autorità locali e regionali, non sarà facile spegnere la fiamma accesa dalla Rivoluzione. Crediamo molto di più alle verità della Calloni che alle ciniche bugie di Bush.

Fidel Castro Ruz, 23 Novembre 2008

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martedì 25 novembre 2008

GAZA, L'ASSEDIO ISRAELIANO: PRIVAZIONE E DISPERAZIONE

Da due settimane, Israele ha rafforzato il suo disumano assedio della Striscia di Gaza su 1,5 milioni di abitanti. Ignorando gli appelli internazionali, Israele chiuso tutti i valichi di frontiera con Gaza, impedendo così le forniture di base di entrare. Da due settimane Israele ha imposto una chiusura completa di Gaza, dopo mesi in cui suoi passaggi venivano aperti per la maggior parte solo per le forniture umanitarie. Da due settimane nessun approvvigionamento alimentare delle Nazioni Unite per l'80% della popolazione del tutto dipendente da aiuti alimentari, e nessuna fornitura medica o farmaci per gli ospedali in difficoltà di Gaza. Il combustibile industriale, da cucina e diesel, generalmente scarso, sono ora praticamente assenti. E quindi, nessun combustibile per i generatori durante i lunghi black-out. Nonostante la mancanza di farmaci, attrezzature, forniture, pezzi di ricambio, i medici continuano a cercare di salvare vite e curare i loro pazienti. Ma diversi ospedali sono stati costretti a sospendere interventi chirurgici, cure mediche e poter contare su generatori per mantenere macchine salva-vita in esecuzione. Senza energia, abitazioni palestinesi e aziende agricole non hanno accesso all' acqua fresca, costringendo la gente a percorrere lunghe distanze per l'acqua potabile. Inoltre,le acque reflue non vengono trattate e funzionari temono che le infiltrazioni contaminino acque sotterranee e pozzi, diffondendo malattie in tutta Gaza.

Le condizioni nella striscia di Gaza si avvicinano a un catastrofico livello di privazione, i mezzi di comunicazione, restano in gran silenzio. Le Nazioni Unite, a cui i carichi di cibo e forniture mediche continua ad essere negato da Israele l'ingresso a Gaza, sembra essere uno delle poche voci internazionali di dissenso,relativa alla punizione collettiva di 1,5 milioni di esseri umani. Questo, nonostante il fatto che oltre il 50% della popolazione di Gaza è composto da bambini al di sotto dei 15 anni. Israele afferma di difendendersi contro i razzi, che le fazioni militanti a Gaza lanciano in modo casuale in Israele meridionale. Anche se può essere considerato politicamente scorretto, questo scrittore si rifiuta di far precedere il suo intervento con la necessaria "E 'sbagliato per militanti palestinesi sparare razzi in Israele." L'etica della resistenza palestinese per la colonizzazione sionista della Palestina e la spoliazione del popolo palestinese è un soggetto per un altro articolo. La questione è che di fatto è una punizione collettiva. Indipendentemente dalle azioni di alcune fazioni a Gaza, resta il fatto che Israele (con l'approvazione degli USA e la comunità mondiale) è che priva un intera popolazione civile di cibo, medicine e acqua potabile pulita in risposta alle azioni violente di alcuni. Da qualsiasi principio civile questo comportamento è sbagliato e dovrebbe essere fortemente condannato. Per parafrasare le parole di un marziano proveniente da un altro pianeta, in un non-così-grande film di Hollywood di alcuni anni fa, ogni essere senziente sa la differenza tra giusto e sbagliato.
Apparentemente no. Il ministro degli Esteri israeliano e probabile futuro primo ministro, Tzipi Livni, ha recentemente respinto l'idea che le azioni di Israele a Gaza equivalgano a una punizione collettiva e ha sostenuto le azioni erano una risposta giustificabile alla attacchi di razzi su Israele. Ha dichiarato: "La comunità internazionale deve essere più decisiva nel fare parlare di sé e utilizzare la sua influenza di fronte a questi attacchi." Suggerire che la comunità internazionale dovrebbe condannare "questi attacchi" delle fazioni militanti palestinesi, ignorando ancora il disastro umanitario in corso a Gaza imposto dal governo di Israele dimostra un quasi incomprensibile livello di ipocrisia. Ma ancora più importante, il fatto che siano gli ebrei gli autori di queste azioni ingiustificabili a Gaza è una tragedia di proporzioni storiche. La Convenzione di Ginevra, in particolare gli articoli che affrontano la punizione collettiva di popolazioni civili, sono stati in gran parte create in risposta al trattamento degli ebrei dai nazisti durante la II Guerra Mondiale. Il senso di esclusività e il diritto creato dall'esperimento sionista in Israele è diventato così grande che le persone lì non vedono più se stessi nello specchio della propria storia? L'ironia degli ebrei, tra le persone più perseguitate e diffamate nella storia, negano cibo a centinaia di migliaia di bambini, al fine, presumibilmente, di assicurare la propria sicurezza, è sconvolgente. Chi potrebbe mai potuto immaginare una cosa simile? Mentre le persone soffrono di Gaza, negli Stati Uniti, la stragrande maggioranza dei cosiddetti progressisti continuano a festeggiare per la recente elezione del primo uomo nero alla Presidenza. Obama ha raccolto una grande quantità di sostegno politico e finanziario da parte dei donatori per il suo impegno al sostegno incondizionato al regime sionista d'Israele, egli rimane completamente in silenzio sulla situazione dei bambini di Gaza. Il primo Presidente nero, non solo si rifiuta di parlare contro la punizione collettiva di un popolo oppresso, sostiene attivamente e incoraggia il regime responsabile di questo comportamento. Ogni mattina esamino i media alternativi online con la speranza di vedere almeno una qualche minima parte di indignazione per la situazione a Gaza. Un piccolo ma coraggioso manciata di siti web progressisti osano criticare Israele e parlare contro l'abuso del popolo palestinese. Ma per la maggior parte, il glorioso e potente movimento "NetRoots" è troppo occupato a congratularsi con sé stesso sulla cosiddetta vittoria che ha raggiunto nelle ultime elezioni, troppo occupati a celebrare l'illusione del cambiamento che rappresenta Barack Obama, per ammettere la mancanza di eventuali indicazioni di cambiamento sostanziale nella politica estera americana in Palestina o del Medio Oriente sotto l'amministrazione entrante. La triste realtà è, neanche un coro di tali voci è in grado di alterare il corso che Obama sembra avere preso. Si è circondato di un cast di militaristi da salotto, corporatisti e zeloti pro-sionisti che continueranno a dare il loro sostegno incondizionato a Israele, indipendentemente di quale tattica barbara usi il governo per portare avanti la colonizzazione della Palestina. Egli sta scegliendo di voltare le spalle sugli uomini, donne e bambini a Gaza e Cisgiordania che soffrono la malnutrizione cronica, la povertà disperata e umiliazioni quotidiane per mano di militari israeliani. Dobbiamo opporci ai casi di violazioni dei diritti umani, ogni volta e ovunque si verifichino. La situazione a Gaza è solo uno di un lungo elenco, purtroppo, a livello locale, nazionale e internazionale.
Ogni essere senziente sa la differenza tra giusto e sbagliato...
Le strade al buio sono un ulteriore dimostrazione della fatica fisica e spirituale vissuta dai palestinesi, ora al 18° mese di assedio Israeliano, mentre il mondo resta indifferente alla loro sofferenza..
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mercoledì 19 novembre 2008

ISRAELE: ACME DELL' ARROGANZA E DELLA BARBARIE DEL NUOVO MILLENNIO

Quello che sto per dire va detto. Perchè ha bisogno di essere detto. Quel che leggiamo sentiamo dai mass media sono menzogne. Il potere di chi controlla l’informazione globale è talmente forte da presentare come antisemita chi è, giustamente, antisionista e da oscurare i fatti della nakba e del genocidio che vuole sradicare i palestinesi dalla loro patria. Tutto del complesso argomento che viene usato per mascherare e giustificare il tormento e il genocidio praticato da Israele sui palestinesi ha lo scopo di creare confusione. Spero di dissipare un po' di tale confusione. Posso spiegare alcune cose, ma per la maggior parte, andrò solo ad esporle. Spetta a voi analizzare e valutare se quello che dico è vero. La prima cosa da fare è dare uno sguardo alla restringente mappa della Palestina. Questo è il motivo per cui tutto ciò sta accadendo lì. Non ci sono altri argomenti se non le bugie prodotte dagli oppressori per giustificare la loro egemonia. Questa è la prova prima facie.
Si dice che Hamas sia un'organizzazione terroristica. Al peggio sono combattenti per la libertà. Ma loro sono anche i rappresentanti legalmente eletti dal popolo palestinese che riuniti in massa, poco dopo essere stati eletti ... sono stati gettati in carceri israeliane in cui molti di essi rimangono tutt'oggi: leader politici, accademici, professionisti in vari settori.
Si dice che Israele deve prendere misure punitive. Ciò è dovuto al fatto che di routine, Israele invade la Palestina e uccide un numero di persone che vengono classificati come terroristi, includendo anche la grande percentuale di donne e bambini. Poi accade che alcuni toy rockets atterrano in lotti vuoti; talvolta esplodono e talvolta no e molti palestinesi vengono uccisi. Ci sono molte prove che suggeriscono che Israele sia dietro questi attentati. La storia dimostra che nessun altro paese al mondo ha più attacchi false flag a loro credito, così come Israele. Anche se ci sono veri palestinesi che lanciano questi razzi, ma loro sono stati occupati, gli è stata rubata la loro terra, sono stati messi in ghetti, fatti morire di fame, gli viene negata assistenza medica e molto, molto altro ancora.
Si dice che l'Hezbollah è un'organizzazione terroristica. L'Hezbollah è nato a causa dell'occupazione israeliana del Libano alcuni decenni fa [link]. Uno sguardo su ciò che Israele ha fatto in Libano a quei tempi si rivelerebbe illuminante. Israele vuole l'acqua del fiume libanese Litani [link-link-link]. Così Israele ha attaccato e ucciso donne e bambini, non dimentichiamo la bomba a una fabbrica di yogurt che minacciava gli interessi degli yogurt israeliani e non dimentichiamo che ha scaricato un milione di bombe a grappolo lasciando sul terreno decine di migliaia di sotto-munizioni che continuano a uccidere civili libanesi. Inoltre, anche se inizialmente negato, ha anche usato bombe al fosforo, armi il cui impiego dovrebbe essere vietato secondo il terzo protocollo della Convenzione di Ginevra che né Israele né gli Stati Uniti hanno sottoscritto.
E' stato detto che Israele ha combattuto due grandi guerre, perché sono stati attaccati dai loro vicini. La verità è il contrario. Nella prima guerra, Israele ha attaccato la USS Liberty, una nave spia USA che raccoglieva informazioni nel Mediterraneo alla vigilia della Guerra dei Sei Giorni. Trentaquattro marinai vennero uccisi e altri 171 rimasero gravemente feriti. Ufficialmente si trattò di un incidente, ma l’attacco israeliano fu premeditato e deliberato; In quel momento, a meno di dodici miglia di distanza, soldati israeliani stavano massacrando centinaia di civili e di prigionieri egiziani e la nave-spia probabilmente aveva captato comunicazioni che avrebbero potuto confermare le esecuzioni. Il Presidente degli Stati Uniti si inchinò alla Lobby e seppellì la verità sulla morte di molti militari americani sotto una montagna di oscurità e di silenzio ufficiale. Ordini provenienti dagli alti livelli del Pentagono impedirono l’inchiesta. Quando si ha a che fare con le macchinazioni della Lobby siamo tutti sacrificabili. link-link Questi articoli dovrebbero rivelarsi istruttivi. [link] [link]
Si dice che Israele è stata fondata come un rifugio sicuro delle più grandi vittime della storia. Circostanze mostrano che Israele è attualmente a capo della più grande fabbrica di vittime del mondo. E' la più grande ironia che il mondo abbia mai conosciuto che questi maghi delle pubbliche relazioni che hanno venduto al mondo le più grandi bugie mai perpetrate sono ora impegnati nel cancellare un intero popolo, giorno dopo giorno, di fronte al mondo intero, dove parte di esso manda giù bugie tali da soffocare una balena. E così il mondo sguazza come porci voraci in un panorama di fantasie di plastica mentre la tortura e l'assassinio continuano senza sosta. Ognuno degli attuali conflitti è stata pianificata da Israele; compreso l'attacco georgiano all' Ossezia del Sud, l'Afghanistan, l'Iraq e, probabilmente prossimo, l'Iran. Si potrebbe dire che questa è una Nazione di psicopatici che operano in tandem con psicopatici di altre nazioni, simboli e colori. Lo fanno perché possono e lo fanno di fronte a tutti noi, perché a loro piace. Comincio a credere che potrebbero esserci delle diaboliche "ley lines", linee temporanee che passano attraverso Israele. La linea di fondo è che Israele è un Ente Omicidio SpA a scopo di lucro. Chiediamoci: Quale altro paese 'civilizzato' sulla Terra fa che polizia ed esercito stia lì a guardare e a proteggere dei coloni folli che colpiscono a morte le persone e le lancia giù dai tetti? In quale altro paese 'civilizzato' sulla Terra gruppi di persone possono armarsi, attraversare frontiere, al fine di ferire i cittadini di un altro paese? In quale altro paese 'civilizzato' sulla Terra i soldati sparano a bambini per divertimento e svuotare i loro caricatori sui loro corpi? In quale altro paese 'civilizzato' sulla Terra si è fatta mai una guerra con armi concepite per vere battaglie ed ora rivolte su degli esseri fragili, bambini da 2 a 14 anni ? In quale altro paese 'civilizzato' si spara da carri armati contro bambini indifesi?[-link-link-link-link-link-] Quale altra Nazione del terrore è autorizzata ad operare con tale impunità mentre sistematicamente uccide e tortura senza fine? Sono impazziti? Sono ancora essere umani? C'è qualcosa sta succedendo dietro le quinte; sotto la terra, nascosto in laboratori o in prigioni segrete, qualcosa di non visibile. Forse c'è come una sorta di magico foriero del male che ha il mondo in sua schiavitù. Alcuni di noi sono immuni, ma non saprei dire il perché. Può essere che si tratti di una combinazione di egoismo, codardia, coercizione e illusione che rende il mondo indifferente e colpevole nella sofferenza degli altri. Qualcosa che rende possibile l'inamissibile.
Allora dico questo; per tutti quelli che hanno ancora a cuore l'umanità e per la gente della Palestina… Io ti accuso Israele, di omicidi di massa, di genocidio, di furti di terra, di denaro e beni, di uccisione di bambini, di menzogne senza limiti, di tortuose macchinazioni, distruzione di Nazioni per interessi personali, manipolazione di economie mondiali , di attività criminali di ogni genere, di tradimento oltre ogni immaginazione e per la spietata intenzione di dominare il mondo attraverso la minaccia e l'inganno. Sei un abominio e tutto questo dovrà finire. Bisogna fermare tutte queste brutalità. Non possiamo continuare a vedere uomini, donne, bambini, trattati in questo modo e limitarci a guardare. Non è normale che i bambini siano svegliati dai boati dei missili, delle bombe e dei carri armati. Non è normale che i neonati muoiano con le loro madri perché non è stato loro permesso di raggiungere gli ospedali. Non è normale che i bambini muoiano mentre vanno a scuola e che i padri e i fratelli muoiano mentre vanno a lavorare. Gli Israeliani stanno facendo quello che i Nazisti fecero a loro. Segregando gli abitanti di Gaza nel più grande carcere a cielo aperto del mondo in cui sopravvivono 1 milione e cinquecentomila persone, (quindi molto più grande del ghetto di Varsavia)
Sono arrabbiata perché aprendo i giornali leggo queste notizie: Gaza, nuovo ghetto di Varsavia. ONU preoccupata per la crisi umanitaria.
Sono arrabbiata perché vedo e sento tutta questa indifferenza e razzismo strisciante intorno a me.
Sono arrabbiata perché mi sento impotente.
Sono arrabbiata, e quando sono così è meglio starmi alla larga.

Inshallah - Documentario sulla demolizione di case in Palestina
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venerdì 14 novembre 2008

G8 SENTENZA DIAZ: Assolti i vertici di polizia

VERGOGNA!
Una sentenza che chiude, dopo quasi otto anni, quella che è stata definita una delle pagine più nere della democrazia in Italia: i pestaggi alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. Sono stati inflitti 35 anni e 7 mesi di reclusione totali, rispetto agli oltre 108 anni chiesti dall'accusa. Tredici condanne e sedici assoluzioni tra cui spiccano i nomi dei vertici della polizia. (link

(...)
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
[Canzone del maggio F. De Andrè]

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venerdì 26 settembre 2008

La CIA da anni usa il solletico come strategia militare. Si muore, ma non per le risate.

Il 20 settembre 2008, un kamikaze alla guida di un'autobomba si è lanciato contro l'ingresso dell'albergo Marriot nel cuore della capitale pachistana uccidendo almeno 60 persone ferendone gravemente molti altri. Poi, puntuale come sempre, un gruppo vicino ad al Qaeda chiamato Taheerek-e-taliban, ha rivendicato l'attacco. [link] Ma poi, viene riportata la notizia (ignorata dai media italiani) che la sera dell'attentato, diversi alti funzionari della CIA erano in visita a Islamabad, al Merriot Hotel. Ancora, Hindustan Times riporta la notizia (anch'essa ignorata dai media italiani) che diversi testimoni, tra cui alcune autorità pakistane, hanno raccontato di una misteriosa presenza di Marines USA al Merriot e che a mezzanotte del 16 Settembre un autocarro avrebbe scaricato casse d'acciaio che, senza essere controllate e con tutti gli accessi dell’albergo, in entrata e in uscita, sigillati, venivano portate direttamente al quarto e al quinto piano dell'hotel. Proprio quei piani dai quali è divampato l'incendio subito dopo l'attentato. Si legge inoltre che governo ha ottenuto informazioni che vari locali al quarto piano del Marriott erano in uso permanente di autorità degli Stati Uniti. Il governo USA nega tutto, definendo queste affermazioni inesatte, irresponsabili, e prive di qualsiasi fondamento.

Giorni fa il direttore della CIA Michael Hayden ha dichiarato che l'agenzia sta utilizzando i Predator armati di missili Hellfire per 'solleticare' gruppi nemici, e provocarne una reazione. "Noi utilizziamo le operazioni militari per eccitare il nemico, spingendolo a rispondere". Hayden faceva riferimento alla politica di commettere omicidi di massa di innocenti cittadini del Pakistan, come una tattica per provocare ritorsioni da parte dei loro familiari. Questo immorale atto terroristico è considerato una legittima strategia militare da parte della mente demente della CIA. Essa non vede alcun torto nel commettere atti criminali, a fare in modo che altri commettano ulteriori atti criminali, come una logica per l'avvio di una guerra, sotto l'aspetto di una "legittima-difesa". L'idea che commettere atti di guerra, causare una guerra più grande, non sia in se stesso un crimine di guerra, è un prodotto di una mente squilibrata. L'uso americano della tattica di terrore israeliana delle "uccisioni mirate" per uccidere un singolo individuo, senza alcuna preoccupazione per l'uccisione di altri civili, è un crimine di guerra. L'uso di piattaforme volanti per lanciare missili Hellfire sulla folla di gente innocente è allo stesso tempo, becera criminalità e idiozia allo stato puro. Hayden ha dichiarato: "I nostri piloti non sono destinati strutture, ma le persone". Ma, dopo aver guardato questo video, chi potrebbe credere che sia davvero possibile identificare chi sia mirato a terra dai Predator?
Le immorali e brutali politiche della CIA di terrorizzare (ops,volevo dire "solleticare") i civili per creare panico e generare auspicabilmente specifiche reazioni controllate non è solo causa della guerra di terrore, ma è la ragione che le forze armate non possono ottenere niente che si avvicini a una vittoria. In Pakistan, i "talebani locali" (sotto il comando di "nemico pubblico numero uno", Baitullah Mehsud), a cui le forze americane sono presumibilmente destinate, sono noti tra la popolazione locale come strumenti di Stati Uniti, India, Afghanistan e servizi segreti israeliani. L'evidente immunità di Mehsud dalle ritorsioni americane, la sua conoscenza approfondita di movimenti di truppe pakistane e il suo equipaggiamento altamente avanzato di comunicazione e di armi è citata come prova di sponsorizzazione estera. In altre parole, la CIA sta creando la giustificazione (attentati in Pakistan e oltreconfine, attacchi fino in Afghanistan da parte di combattenti per conto della CIA), che fornisce una sorta di legittimazione per azioni militari.
Prima della scomparsa dell'Unione Sovietica e della creazione della nuova "minaccia islamica" da parte della CIA, operazioni di "solletico" sono state effettuate dalle forze mercenarie USA dell'ala destra estremista in Europa, come l'Operazione Gladio, da noi, in Italia. Nel corso del tempo, la CIA ha seguito la stessa "dottrina shock" di applicare attentati terroristici a popolazioni mirate, al fine di stimolare risposte previste. Questa forma di guerra psicologica fu sviluppata da psicologi e specialisti comportamentali del governo che studiano il fenomeno da quando i bombardamenti della II° guerra mondiale furono usati per manipolare la popolazione tedesca. Il legame tra il terrorismo politico e reazioni democratiche fu scoperto quando i bombardamenti spinsero i cittadini tedeschi a chiedere al governo concessioni per placare bombardieri alleati. La scienza della "dottrina shock" è stata sviluppata da questi studi, e, nel corso del tempo, gli scienziati del governo, l'hanno affinata fino alla sua essenza, imparando a utilizzare piccoli shock per ottenere le stesse reazioni. La stessa politica di guerra psicologica è diventata il principale strumento della CIA. Il popolo americano è stato sistematicamente sconvolto e demoralizzato, guidato come il bestiame verso il macello. L'11 settembre 2001, il macello all'ingrosso è iniziato. Agenzie di intelligence, americane e alleate, hanno lavorato in sintonia per amministrare il più grave "solletico" di tutti i tempi. La guerra della CIA contro i popoli del mondo è uno delle più grandi crimini del nostro tempo. Le loro azioni ostili hanno portato il mondo sull'orlo del cataclisma che ora dobbiamo far fronte. Questo è il governo che deve essere rovesciato, il governo segreto degli Stati Uniti.
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domenica 21 settembre 2008

THE KILLING ZONE. Gaza: Terreni occupati e negazione di diritti umani. 60 anni di crimini.

La vita a Gaza è una costante sfida al fuoco dei cecchini israeliani, ai razzi militari e ai buldozers dell'esercito israeliano. Nessuno è al sicuro. Questo documentario "The killing zone" di Sandra Giordania Rodrigo Vasquez svela lo sconvolgente livello di violenza e di odio omicida nella Striscia di Gaza. Civili palestinesi che vivono sotto la costante minaccia di attacchi militari. Ma non solo, anche occidentali sono sotto attacco da parte dell'esercito israeliano. Un incisivo spaccato di vita nei territori occupati, mostrando il vero costo della politica assassina d'Israele.
1° Parte:

2°Parte 3° Parte 4° Parte 5° Parte
Un bambino urla in agonia. C'è una scheggia di granata nel suo occhio, nella gamba, nello stomaco e nei piedi. Stava giocando per strada fuori casa sua, quando un elicottero israeliano ha sparato missili contro un auto di un membro di Hamas. Dieci minuti più tardi, l'elicottero è ritornato e ha sparato due bombe, irrorando la zona circostante di schegge di metallo. Makmoud è soltanto uno dei 47 feriti nell'attacco. Altri quattro sono stati uccisi.
La sensazione a Gaza è che l'Occidente accetti questo tipo di azione. E che a nessuno importi quanti cosiddetti 'danni collaterali' provochi. La "dura"politica d'Israele è rivolta ai militanti, ma sono i civili che alla fine ne pagano il prezzo.
Huda Darwish. 12 anni, era a scuola, seduta nella sua classe quando una pallottola vagante di un cecchino israeliano l'ha colpita. Dopo tre settimane in coma, si è finalmente risvegliata. La gioia dei suoi genitori è svanita rapidamente quando si sono resi conto che il proiettile l'aveva resa irrimediabilmente cieca. La sua vita era stata improvvisamente sconvolta. "Voglio morire. Perché è accaduto a me?" Chiede. La sua famiglia non ha risposte. Ma come è potuto accadere? La scuola di Huda è a Rafah ed è gestita dalle Nazioni Unite in un grande spazio aperto, ma una postazione militare israeliana è situata a soli 500 metri di distanza. Come entriamo in classe, una granata esplode nelle vicinanze. I bambini terrorizzati fuggono sotto i loro banchi. Una ragazzina è così traumatizzata, è in stato di shock. Il loro insegnante dice che questo accade continuamente. Quasi ogni giorno, le truppe israeliane lasciano la loro base a Rafah per andare a demolire con i loro buldozer le case dei palestinesi. "Questa è una zona di combattimento" spiega il colonnello Pinky Zoaret. Egli dice che si devono distruggere le case di negare la copertura ai terroristi. Ma la maggior parte delle case appartengono a comuni cittadini palestinesi. Migliaia hanno perso le loro case. E non c'è nessun risarcimento per i senza tetto. "Non riesco a dormire", confida il Dott. Sameer, un residente. "Fumo circa 40 50 sigarette al giorno." I risparmi di tutta una vita sono nella sua casa, ma egli sa che potrebbe perderla in qualsiasi momento.
Coloro che cercano di fermare la violenza possono finire per pagare con la loro vita. Rachel Corrie era uno di loro. Ha portato il dramma dei palestinesi all'attenzione del mondo ed è morta, schiacciata da un bulldozer israeliano mentre cercava di proteggere un edificio. L'IDF sostiene che è morta a causa del proprio irresponsabile e illegale comportamento. Ma testimoni oculari raccontano una storia diversa. "Il conducente poteva vedere chiaramente che lei era lì", afferma la sua amica. "Ma invece di fermarsi, è andato avanti". Mesi dopo, il fotografo inglese Tom Hurndall è stato colpito mentre cercava di salvare una bambina di sei anni dai colpi di armi da fuoco. Poi il cameraman James Miller, ucciso dal fuoco israeliano. "James è morto perché noi confidavamo nel fatto che loro si sarebbero comportati come un esercito civile. Sapevamo che potevano vedere che non eravamo armati e che portavamo una bandiera bianca. Credevamo che non ci avrebbero ucciso in queste circostanze, ma hanno sparato James comunque", afferma la suo collega Saira Shah.
Gaza resta ancora una zona di combattimento.
Fonte: Journeyman

60 anni di miseria e di pulizia etnica
6 guerre
4 milioni di profughi palestinesi
562 check-points
6 milioni di rifugiati
20.000 prigionieri politici
468.831 nuovi coloni sui terreni occupati
254 km di Muro-Apartheid
60 Anni di ricorrente criminalità.

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lunedì 1 settembre 2008

STELLE E STRISCE E CRIMINI DI GUERRA

Il Pentagono ha parlato di "solo"cinque afgani uccisi nel bombardamento aereo Usa della settimana scorsa. Ma, secondo i funzionari afgani e un rapporto delle Nazioni Unite, sono 90, gli afghani morti, 60 dei quali, bambini. Pochi giorni dopo questa carneficina, i Democratici, molti vestiti di rosso, bianco e blu, hanno hanno aperto le loro convention a Denver[link]. La campagna Obama-Biden ha approvato le stesse basi dell'amministrazione Bush in materia di politica estera. La retorica è più morbida, ma la sostanza è quasi identica: "Guerra globale al terrorismo (GWOT), contro Al-Qaeda e i talibani, le persone che effettivamente hanno attaccato l'America il 11/9, e che sono nelle montagne tra l'Afghanistan e il Pakistan". E soprattutto, catturare Osama bin Laden". I democratici hanno sottoscritto la "Big Lie".[link] Bin Laden è il "nemico esterno" che minaccia la patria americana. Il fatto che sia una risorsa sponsorizzata dall'intelligence Usa, creato e sostenuto dalla CIA, non è mai menzionato. Ed ecco, che la "guerra globale al terrorismo" è approvata da entrambi, repubblicani e democratici. La sua validità non è messa in discussione, né lo sono le sue conseguenze. Il fatto che essa sia basata sulla "Big Lie", a quanto pare, non è un problema.
Così, a fine estate 2008, i partiti politici americani in corsa per un nuovo Presidente, sembra chiaro che gli americani continueranno a uccidere e morire, soffrire e infliggere terribili ferite nella guerra Usa in Medio Oriente, a prescindere da chi sarà eletto presidente, fino alla prossima amministrazione e oltre. In primavera e in estate del 2008, in Afghanistan, ogni mese, sono stati uccisi più americani che nella guerra in corso in Iraq. Inoltre, vi sono senza dubbio membri della attuale amministrazione concentrati alla carica di Vice Presidente che desiderano attaccare l'Iran; l'esercito e la CIA stanno già conducendo "operazioni speciali". Ma l'establishment della politica estera a Washington ritiene, come Richard Holbrooke, del Partito democratico, che l'"AfPak" [Afghanistan e Pakistan] è "molto importante per la sicurezza nazionale Usa in Iraq". Sostiene che la più grave resistenza agli Stati Uniti, che tenta di dominare militarmente la regione viene da laggiù. Ed è per questo che il Pentagono invierà, a fine anno, dalle 12,000 alle 15,000 truppe in Afghanistan, con il piano di un ulteriore consistente incremento nel 2009. Entrambi potenziali presidenti l'approvano. McCain e Obama cercano di battere l'un l'altro su come la guerra è e come sarà in AfPak: dopo che Obama ha detto di inviare altri due brigate in Afghanistan, McCain dice di inviarne tre. Obama, nel suo importante discorso a Berlino: "Il popolo afghano ha bisogno delle nostre e le vostre truppe ... Abbiamo troppa posta in gioco per tirarci indietro adesso". In realtà cosa c'è in gioco? Recentemente, un giornale del governo afgano ha affermato che gli Stati Uniti vogliono mantenere l'Afghanistan instabile al fine di giustificare la presenza dei militari americani, dato che la posizione geografica dell'Afghanistan confina con l'Iran e le nazioni dell'Asia centrale, grandi produttrici di petrolio e di gas. Di fatto, è stato un caposaldo della politica estera americana dalla seconda guerra mondiale che gli USA debbano controllare le risorse energetiche del Medio Oriente. Non perché ne abbiano bisogno, gli Stati Uniti ricavano la maggior parte del petrolio usato a livello nazionale dall'emisfero occidentale, ma perché il controllo dell'energia dà agli Stati Uniti potere di tenere per le palle le principali società economiche concorrenti, l'Unione europea e l'Asia Nord Est (Giappone, Cina e Corea del Sud). Allora, che li chiamino al-Qaeda, Talebani, insorti, terroristi o militanti, la gente che gli Usa stanno cercando di uccidere nel Medio Oriente sono quelli che li vogliono fuori dei loro paesi e fuori delle loro risorse. Così, al fine di convincere gli americani ad uccidere, morire e soffrire per questa causa, l'amministrazione Bush ha ampiamente travisato la situazione, inventando inesistenti "armi di distruzione di massa", falsificando lettere incriminanti. Anche se una maggioranza di americani ora sono contro la guerra in Iraq, molti pensano ancora che l'amministrazione Bush aveva ragione ad invadere l'Afghanistan, perché "nascondiglio" di Osama bin Laden. Dimenticano che il governo dell'Afghanistan ha provato a discutere la resa di Osama bin Laden, ma il governo degli Stati Uniti ha rifiutato di negoziare. Ha preferito una guerra che ha sostenuto la politica degli Stati Uniti nella regione.
In base ai principi su cui gli Stati Uniti ed i loro governi alleati hanno impiccato i capi tedeschi dopo la seconda guerra mondiale, l'amministrazione Bush ha commesso quello che il tribunale di Norimberga ha chiamato “crimine internazionale supremo". In uno dei passaggi più noti della sentenza emessa dal Tribunale di Norimberga contro i criminali nazisti, si dichiarava che "la guerra è essenzialmente un male. Le sue conseguenze non si limitano a coinvolgere i soli Stati belligeranti, ma si estendono negativamente al mondo intero. Dare inizio ad una guerra di aggressione, quindi, non è solo un crimine internazionale: è il crimine internazionale supremo [link], diverso da tutti gli altri crimini di guerra per il fatto di concentrare in se stesso tutti i mali della guerra". E loro l'hanno commesso due volte, sia in Iraq che in Afghanistan.

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sabato 30 agosto 2008

IRAN: SE CI ATTACCANO, CI SARA' LA GUERRA MONDIALE

Il più grande giornale nei Paesi Bassi, ieri ha dedicato la copertina alla notizia che i servizi segreti olandesi hanno aiutato la CIA per preparare un attacco aereo contro l'Iran, che considerano ora imminente. Fonti attendibili hanno dichiarato al Telegraaf che la AIVD è stata operativa in Iran negli ultimi anni con l'obiettivo di infiltrazione e sabotaggio dell' industria nucleare iraniana. Aggiunge inoltre che gli Stati Uniti attaccheranno l'Iran utilizzando gli aerei senza pilota. Potenziali obiettivi saranno gli impianti nucleari e installazioni militari. Questi ultimi sono stati mappati da parte della CIA, con l'aiuto dei servizi segreti olandesi. L'operazione avrebbe avuto "grande successo", ma terminata in questi giorni e la spia infiltrata richiamata in patria «perchè l’attacco USA è imminente». Oggi, un alto comandante militare ha avvertito che qualsiasi attacco contro l'Iran innescherà una nuova guerra mondiale. "Ogni aggressione contro l'Iran darà inizio a una guerra mondiale," vice capo di stato maggiore delle forze armate degli affari culturali, generale di brigata Masoud Jazayeri ha detto in una dichiarazione all'IRNA. "La sfrenata avidità della leadership USA e il sionismo globale ... sta gradualmente portando il mondo sull'orlo di un precipizio," ha detto Jazayeri, citando i disordini in Afghanistan, in Iraq, il Sudan e la Georgia. "E 'evidente che se una tale sfida si verifica, i regimi finti e artificiali verranno eliminati prima di qualsiasi cosa." E ha dichiarato che l'Islam e la Repubblica islamica sono per la pace internazionale e la coesistenza. "Insegnamenti dell'Islam e le aspirazioni della Rivoluzione islamica sostengono la pace e la tranquillità in tutto il mondo e sono totalmente contro la guerra e le escalation di tensione fomentati dagli Stati Uniti e dal sionismo internazionale".
Di certo un'altra guerra alla vigilia delle elezioni farebbe breccia nei cuori di buona parte dell'elettorato americano che voterebbe il candidato più' "patriottico". Obama aveva parlato di voler avviare un dialogo con l'Iran, poi, in competizione con McCain, ha recentemente irrigidito i suoi toni. Ha scelto quindi Joseph Biden come vicepresidente il quale Mercoledì ha dichiarato: "La nuova amministrazione democratica lancerà una vera guerra, seria, totale. La guerra per affrontare l'emergenza Russia, Cina e India. Inoltre, la guerra in Afghanistan non è finita. manderemo molte più truppe in Asia centrale. Una vera guerra contro i veri nemici d'America. Obama è il vero campione della sicurezza nazionale Usa".
E' con queste proposte che si vince la corsa alla Casa Bianca, che si diventa Presidente degli Stati Uniti d'America, faro della speranza, della libertà, della pace.
God Bless America!!!
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giovedì 28 agosto 2008

TUTTI NOI, AFFETTI DA AMNESIA STORICA. .

I principi del fascismo si stanno diffondendo nell'aria, furtivamente, facendosi passare per qualcos'altro, sfidando tutto ciò che rappresenta per noi. Il clichè che le persone e le nazioni imparano dalla storia non è solo abusato, ma anche sopravvalutato; spesso non riusciamo ad imparare dalla storia, o traiamo le conclusioni errate. Purtroppo, l'amnesia storica è comune. Noi siamo distanti alcune generazioni dagli orrori della Germania nazista, anche se i costanti "promemoria" ci scuotono le coscienze. Il fascismo tedesco e italiano formano modelli storici che definiscono questo contorta politica visione del mondo. Anche se non esistono più, questa visione del mondo e le caratteristiche di questi modelli sono stati imitati da regimi protofascisti in diversi momenti del ventesimo secolo. Entrambi modelli originali tedesco e italiano e i successivi regimi protofascisti mostrano caratteristiche notevolmente simili. Anche se molti studiosi mettono in discussione qualsiasi connessione diretta tra questi regimi, pochi sono in grado di contestare le loro somiglianze visive. Al di là del visivo, anche uno studio sommario di questi regimi fascisti e protofascisti rivela un'assoluta sorprendente convergenza nei loro modus operandi. Questo, ovviamente, non è una rivelazione per il informato osservatore, ma talvolta è utile ai fini della prospettiva di ribadire fatti evidenti e così facendo fare necessaria luce sulle attuali circostanze. Ai fini di questa prospettiva, prendiamo in considerazione i seguenti regimi: la Germania nazista, l'Italia fascista, la Spagna di Franco, Salazar del Portogallo, la Grecia di Papadopoulos, il Cile di Pinochet, e l'Indonesia di Suharto. Di sicuro, essi costituiscono un misto di identità nazionali, culture, livelli di sviluppo, e storia. Ma tutti, hanno seguito il modello fascista o protofascista per ottenere, espandere e mantenere il potere. Inoltre, tutti questi regimi sono stati rovesciati, cosi' un quadro più o meno completo delle loro caratteristiche di base e degli abusi è possibile. Analisi di questi sette regimi rivelano tratti comuni che li legano in riconoscibili modelli di comportamento nazionali e abusi di potere. Queste caratteristiche di base sono più diffusi e intensi in alcuni regimi che in altri, ma tutti condividono almeno un certo livello di somiglianza.
Famiglia Cristiana paventava il rischio di un ritorno del fascismo in Italia, augurandosi che «non si riveli mai vero il sospetto» che in Italia stia rinascendo il fascismo «sotto altre forme». La notizia è stata ampiamente riportata dalla stampa estera.[link] La sensazione che il fascismo stia rinascendo da noi è una paura che si sente da piu' parti; la stampa estera ha riportato gli ultimi eventi di casa nostra confermando gli stessi timori. Per citarne alcuni, i più recenti: La schedatura dei Rom: E. Milne sul Guardian scrive: "Questa persecuzione degli zingari è la vergogna dell'Europa; un richiamo al passato fascista e alle leggi razziali approvate da Benito Mussolini che già nel 1926, ordinò le prime espulsioni degli zingari dal paese". E avanti, con gli editti fascisti di Massimo Giordano, sindaco di Novara: il divieto di andare in giro nei parchi e giardini di sera in piu' di due persone (che tanto ricorda quello di Mussolini del '20) e l'altro, sul consumo di bevande alcoliche in tutti i giardini attrezzati con aree giochi, 24 ore su 24 [link]. Per i contravventori, multe fino a 500 euro. (non siamo ancora alle deportazioni) Poi ancora, è la volta delle nostre città pattugliate dai soldati e Irishtime si domanda: "Fascismo strisciante, 'militarizzazione' del paesaggio urbano o solo una logica risposta alle preoccupazioni dei cittadini italiani sulla criminalità nelle strade"? Infine su Fp un commento sugli ultimi eventi italiani con l'articolo "Is Italy going fascist?": Data la storia del paese, i tentativi dell'Italia di fermare la criminalità sono a dir poco inquietanti. Come se fare degli immigranti i capri espiatori del paese non bastasse, adesso questo: un sindaco italiano ha vietato assembramenti di due o piu' persone in parchi e giardini. Gli oppositori dicono che sa di fascismo. Le analogie ci sono di certo, nel '20 Mussolini emanò lo stesso divieto. E i soldati la cui presenza è abbastanza sconcertante (in particolare per i turisti, alcuni dei quali si sono chiesti se l'Italia sia in piena di guerra civile).
Negli ultimi giorni vi è una crescente evidenza dell'avanzare del totalitarismo in campo politico e dei principali media. L'intero mondo occidentale, guidato dagli Stati Uniti, ha abbracciato un regime georgiano che ha invaso l'Ossezia del sud distruggendo totalmente la sua capitale di 50000 abitanti, assassinato 1500 uomini, donne e bambini e decine peace keepers russi. Gli Stati Uniti hanno mobilitato una armata navale e aerea al largo della costa iraniana, pronti a distruggere un paese di 70 milioni di persone. Il New York Times ha pubblicato un saggio di un eminente storico israeliano, che sostiene l'incenerimento nucleare dell'Iran.
Sono campanelli di allarme? Naturalmente no. Dopo tutto, questa è l'Italia, una Repubblica democratica, fondata sul lavoro..Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. I confronti storici come questi sono solo esercitazioni in ginnastica verbale. Forse, o forse no.

Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione, non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre”. Pier Paolo Pasolini
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martedì 19 agosto 2008

GUERRA IN GEORGIA: La prima vittima, la verità.

L'amministrazione statunitense sta provando ad attaccare l'etichetta “di cattivo ragazzo„ sulla Russia essere andato oltre il mandato di peacekeeper e di un uso "sproporzionato della forza„ nell'operazione di polizia di pace in Georgia. Forse i nostri amici americani sono diventati ciechi e sordi allo stesso tempo. Mikheil Saakashvili, il presidente della Georgia, è conosciuto come nazionalista che non ha nascosto le sue intenzioni di forzare Ossetici e dei Abkhaziani a vivere nel suo paese. Si sperava che l'amministrazione degli Stati Uniti, che aveva mostrato così tanta cura e gentilezza per il capo georgiano, potesse dissuaderlo dal desiderio maniacale di affrontare la piccola e disubbidiente gente del Caucaso. Ma una cosa terribile è accaduto. Il cane ha morso il suo padrone. Saakashvili ha dato un ordine di cancellare Tskhinvali, la capitale dell' Ossezia del sud, dalla faccia della terra. L'aeronautica e l'artiglieria georgiane hanno colpito la città dormiente a mezzanotte. Più di 1.500 civili sono morte nelle primissime ore del bombardamento. Allo stesso tempo, le forze speciali georgiane hanno sparato a 10 peacekeepers russi che non si aspettavano un tale tradimento dai loro colleghi georgiani. Il Cremlino ha tentato di raggiungere Saakashvili, che si faceva negare al telefono. In tutto questo tempo il personale russo vietava le guardie di pace sopravvissute di rispondere al fuoco. Infine la pazienza si è esaurita. Le forze russe sono andate in aiuto di Tskhinvali e della sua popolazione civile. In risposta alla critica del presidente Bush che la Russia abbia usato una “forza sproporzionata,„ è giusto domandarsi quindi: E' consentita l'uccisione di peacekeepers e lo sterminio di massa di una popolazione civile, soprattutto cittadini russi, considerati come azione ostile contro uno Stato? E' abbastanza per utilizzare la forza armata per autodifesa e per salvaguardare la sicurezza di questi cittadini? Tbilisi ha celato la portata della catastrofe umanitaria in Ossezia del sud. Le costanti bugie di Saakashvili sulla reale situazione in Georgia erano tentativi per dare la colpa a qualcun altro. La risposta russa è del tutto giustificata ed è coerente sia col diritto internazionale che gli obiettivi umanitari delle operazioni di peacekeeping condotti in Ossetia del sud. Proverò a spiegare. L'aggressione georgiana contro l'Ossezia del sud, è avvenuto come un diretto attacco su vasta scala al contingente peacekeeping russo, forze armate Russe per il mantenimento della pace basate legalmente sul territorio della Georgia, dovrebbe essere classificato come un attacco armato alla Federazione Russa, dando i motivi per adempiere il diritto di legittima difesa, il diritto di ogni Stato in base all'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Come per la difesa dei nostri cittadini al di fuori del paese, l'uso della forza per la difesa dei propri compatrioti è tradizionalmente considerata come una forma di auto-difesa. Paesi come gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Israele hanno in numerose volte fatto ricorso all'uso della forza armata per difendere i loro cittadini al di fuori dei confini nazionali. Avvenimenti come l'operazione armata dei paracadutisti belgi in 1965 per difendere 2.000 stranieri nello Zaire; l'intervento militare degli Stati Uniti a Granada in 1983 col pretesto di proteggere migliaia di cittadini americani, l'invio di truppe americane a Panama nel 1989 per difendere, tra l'altro, i cittadini americani. E gli odierni interventi militari da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Jugoslavia, Iraq e in Afghanistan. A proposito, gli ultimi tre casi sono esempi di brutali interventi americani, quando i suoi cittadini non avevano alcun bisogno di una tutela diretta. Ma nonostante le massicce perdite di civili in questi paesi per mano dei soldati americani, nessuno accusa Washington per un "uso sproporzionato della forza". Naturalmente, la storia delle relazioni internazionali è piena di abusi commessi sotto il pretesto di difendere i cittadini. Al fine di tracciare una chiara linea tra lecito e illecito uso della forza, si può individuare un certo numero di criteri obiettivi: in primo luogo, l'esistenza di una reale minaccia per la vita o violazioni sistematiche dei diritti umani, in secondo luogo, la mancanza di altri mezzi pacifici per risolvere il conflitto; terzo, uno scopo umanitario per un operazione armata e quattro, proporzione - vale a dire, della limitazione sul tempo e i mezzi di salvataggio. Le azioni della Russia sono nel pieno rispetto di questi criteri. Nello svolgere la sua azione militare, le truppe russe hanno anche osservato rigorosamente le prescrizioni del diritto internazionale umanitario. I militari russi non hanno sottoposto i civili sul territorio della Georgia ad attacchi voluti. E 'difficile credere che in una tale situazione un qualsiasi altro paese sarebbe rimasto fermo. Cito due dichiarazioni:
Uno: "Siamo contro la crudeltà. Noi siamo contro la pulizia etnica. Il diritto di tornare a casa dovrebbe essere garantito ai rifugiati. Siamo tutti d'accordo che gli omicidi,distruzione di proprietà, annientamento della cultura e della religione non devono essere tollerate. Questo è contro cui stiamo combattendo. Bombardamenti all' aggressore saranno intensificati senza pietà."
Due: "Ci appelliamo a tutti i paesi liberi di unirsi a noi ma le nostre azioni non sono determinati da altri. Voglio difendere la libertà e la sicurezza dei miei cittadini, qualunque azioni sono necessarie per essa. Le nostre forze speciali hanno preso aeroporti e ponti ...le forze aeree e missili hanno colpito obiettivi essenziali".
Chi pensate sia l'autore di queste parole? Medvedev? Putin? No. La prima citazione appartiene a Bill Clinton, parlando dellaoperazione NATO contro la Jugoslavia. L'autore della seconda citazione è l'attuale residente della Casa Bianca, parlando dell'intervento degli Stati Uniti in Iraq.
Ciò significa che gli Stati Uniti e la NATO possono utilizzare la forza bruta dove vogliono, e la Russia deve astenersi dal farlo anche se vede migliaia dei propri cittadini massacrati? Se questa non è ipocrisia, allora cosa è l'ipocrisia? (fonte)

I media occidentali in gran parte hanno accettato la linea di Washington per far apparire un tentativo di annessione di una nazione sovrana da una superpotenza imperialista, l'Ossezia del Sud, una terra di brutalmente invasa dai russi. La guerra caucasica è stata di fatto avviata dalla Georgia il 7 agosto, nel tentativo di schiacciare il movimento separatista dell'Ossezia meridionale. Ma ciò che è effettivamente accaduto in Ossezia meridionale, è un atto di follia sanguinaria dove i georgiani hanno utilizzato missili Grad contro condomini e gli ospedali. La guerra in Ossezia del Sud è stato un enorme errore di giudizio dell' occidente, e un'ulteriore conferma della stupidità imponderabile dell'amministrazione Bush. Occidente di cui, in sostanza, si intende America, ha calcolato male la Georgia, fornendo attrezzature e competenze militari a Saakashvili senza alcuna garanzia di un comportamento responsabile. Il leader georgiano ha pensato di poter indurre gli americani a intervenire militarmente a sostegno del suo tentativo di schiacciare il nazionalismo dell'Ossezia. Che non ha fatto,ovviamente. Neppure il Presidente Bush è tanto stupido da avviare una terra di guerra nel Caucaso.
Come sempre in guerra, la verità è la prima vittima.

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lunedì 18 agosto 2008

LA SCONVOLGENTE DEVASTAZIONE DI GAZA: Un ebreo canadese in visita al territorio si vergogna per ciò che vede.

Avevo previsto che le condizioni a Gaza fossero brutte, ma mi ha scioccato la devastazione, quando ci sono andato a luglio. Il mese scorso io e il mio amico siamo entrati a Gaza passando attraverso il passaggio pedonale di Erez, un moderno edificio che ricorda il terminal di un aeroporto. Dopo l'interrogatorio da parte della polizia di frontiera israeliana, abbiamo lasciato l'edificio e affrontato un chilometro a piedi per prendere l'autobus. E 'stato come se ci fossimo recati in un altro pianeta. La strada di sabbia era circondata da residui di esplosioni di ex-distretti industriali. Macerie che si estendono per centinaia di metri. Guidare sulla strada principale per Gaza, è uno slalom intorno alle buche. L'aria puzza di olio alimentare bruciato e stantìo per i gas di scarico (l'olio alimentare è usato come carburante.) Non ci sono molte vetture. Sono frequenti carretti con asini. Nonostante le temperature di 35 ° C, in auto i conducenti non usano l'aria condizionata in modo da risparmiare carburante. Siamo andati prima a un ospedale pediatrico al confine di Gaza City. Il direttore dell'ospedale e i medici hanno descritto le condizioni. Di 100 posti letto, 40 sono occupati da bambini con la meningite batterica, una malattia estremamente grave. C'è una carenza di medicinali di base e delle rifornimenti, anche cose semplici come ad esempio tamponi imbevuti di alcool. L'ospedale dispone di tre macchine per la ventilazione; ma solo una funziona. Israele non lascia passare i di pezzi di ricambio per le altre. Quella funzionante è per un "caso senza speranza" e non può essere tolta. Nel frattempo, per gli altri pazienti che ne hanno bisogno, niente. Ci sono poi molti casi di malnutrizione; per esempio, bambini di quasi un anno col peso di 3 kg: Le famiglie non possono permettersi le cure adeguate. Per mancanza di attrezzature e di personale qualificato, non vi è alcuna radioterapia e la chemioterapia è limitata. Il trattamento per molte patologie si può ricevere soltanto in Israele. "Physicians for Human Rights-Israel" denuncia che, nonostante il cessate il fuoco nelle ultime settimane, a casi di soccorso medico d'urgenza viene ancora rifiutato l'ingresso in Israele per poter avere trattamento salva-vita. PHR ha documentato molti casi di persone che muoiono prima di essere trattati. Infatti la percentuale di pazienti ai quali è negato l'uscita da Gaza per trattamento medico è aumentato rispetto all'anno scorso. PHR presto rilascerà una relazione sulle "estorsioni mediche". Ai malati palestinesi, interrogati a Erez, viene chiesto di diventare informatori o collaboratori come condizione per lasciare Gaza per le cure mediche. Dopo aver lasciato l'ospedale, ci siamo recati a sud di Gaza. Ci siamo fermati al valico di Rafah, al confine con l'Egitto. E' chiuso, come la maggior parte del tempo. Un gruppo di persone erano in attesa, con la vana speranza che gli fosse permessa l'entrata. L'Egitto è sotto la pressione di Israele e degli Stati Uniti di non aprire la frontiera, e in ogni caso, non vogliono che un gran numero di rifugiati entri. Abbiamo guidato nella città di Rafah, che è stato oggetto di bombardamento da parte del militare israeliana. Un enorme numero di edifici sono stati gravemente danneggiati o distrutti completamente. Strada dopo strada, ogni costruzione è a malapena intatta. Le baracche improvvisate di metallo e stracci ora sono gli alloggi di coloro che hanno perso le case. Siamo tornati a nord lungo la costa. La bellezza del mare contrasta nettamente con quello che avevamo appena visto. Dopo i campi profughi Ash-Shati, siamo andati negli alberghi moderni. Essi attendevano invano i clienti. L' economia di Gaza, devastata dai controlli alle frontiere da parte di Israele, continua a languire. Mia sorella e suo marito sono ebrei ortodossi che vivono in prossimità di Tel Aviv. Loro sono indignati dal comportamento di Israele, in particolare le restrizioni sui pazienti malati che hanno bisogno di lasciare Gaza. Mio cognato, un ex presidente di medicina di famiglia a Tel Aviv University e specialista in etica medica, ha denunciato pubblicamente tutto questo.
Come Ebreo, anch'io mi vergogno e sono disgustato per ciò che sta accadendo. Sì, Israele ha bisogno di sicurezza. Ma ciò che sta accadendo va ben oltre le esigenze di sicurezza. Le azioni di Israele ammontano a punizione collettiva, vietata dal diritto internazionale. Mi vergogno che il governo Harper sia incline verso il sostegno incondizionato di Israele contro i palestinesi. L'attuale politica è ingiustificabile, chiunque che visiti Gaza lo può vedere fin troppo bene.
Harry Shannon è un professore di epidemiologia clinica e bio-statistiche in McMaster University, e membro dell' Indipendent Jewish Voices. Vive a Dundas.
fonte: thespec.com
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venerdì 15 agosto 2008

LA GEORGIA E LA STRATEGIA AMERICANA

Come il nazista Joseph Goebbels, diceva:" E' facile ingannare un popolo. Devi solo dire loro che sono stati attaccati e sventolare la bandiera."

A quanto pare funziona.
La credulità e l'indifferenza del popolo americano ha fatto molte vittime. Ci sono 1,25 milioni di morti iracheni. Ci sono 4 milioni di sfollati iracheni. Nessuno sa quanti sono i feriti e gli orfani. Non sappiamo il numero di morti in Afghanistan, uomini donne e bambini da parte degli Stati Uniti e le truppe NATO.
I media americani, il Ministero delle bugie e inganni, hanno ancora una volta sostenuto il regime criminale di Bush ed hanno parlato di “invasione russa„. L 'esercito georgiano armato e addestrato dagli americani, è entrato nell' Ossezia del Sud Giovedi scorso, uccidendo secondo le stime, 2000 civili, mettendo in fuga 40000 osseti del Sud oltre il confine russo, distruggendo gran parte della capitale, Tskhinvali. L'attacco, non provocato, è avvenuto 24 ore prima che un solo soldato russo mettesse piede in Ossezia del Sud. Tuttavia, la stragrande maggioranza crede ancora che l'esercito russo abbia invaso il territorio georgiano.
I mezzi di informazione hanno costantemente e deliberatamente ingannato i loro lettori facendo credere che la violenza in Ossezia del Sud è partita dal Cremlino. L'ex presidente russo Mikhail Gorbachev ha dato una buona sintesi degli eventi sul Washington Post di lunedì:
"Per qualche tempo, una relativa calma è stato mantenuta in Ossezia del Sud. La forza di pace composta da russi, georgiani e osseti hanno adempiuto la missione, ordinaria e georgiani e osseti, che vivono vicini gli uni agli altri, hanno trovato un certo 'punto d'intesa' .... Che cosa è accaduto la notte del 7 agosto è oltre ogni comprensione. Lanciare un assalto militare contro innocenti era una decisione avventata le cui tragiche conseguenze per le migliaia di persone di nazionalità differenti, ora sono chiare. La leadership georgiana ha potuto fare questa soltanto con il supporto e l'incoraggiamento percepiti di una forza molto più potente. Le forze armate georgiane sono state addestrate da centinaia di istruttori degli Stati Uniti e la sua sofisticata attrezzature militare è stata acquistata in diversi paesi. Questo, unito alla promessa di adesione alla NATO, ha incoraggiato il leader georgiano a credere che potesse riuscire in una "guerra lampo" in Ossezia del Sud... la Russia ha dovuto rispondere. Accusarla di aggressione nei confronti della "piccola, indifesa Georgia" non è solo ipocrita ma mostra una mancanza di umanità ". La Russia ha schierato carri armati e le sue truppe in Ossezia del Sud per salvare la vita di civili e ristabilire la pace. Essa non ha alcun interesse di annessione all'ex- paese sovietico o ad espandere le sue attuali frontiere. Ora che l'esercito georgiano è stato sistemato, il Presidente russo Medvedev e il Primo Ministro Putin hanno espresso la volontà di risolvere la controversia attraverso i normali canali diplomatici presso le Nazioni Unite. Sanno che il presidente georgiano Mikail Saakashvili è un tirapiedi americano che è venuto a potere in un colpo con l'appoggio della CIA, la cosiddetta “rivoluzione della Rosa„ e non avrebbe mai intrapreso un'importante operazione militare senza istruzioni esplicite dai suoi burattinai della Casa Bianca. L'esercito georgiano non aveva alcuna possibilità di vincere una guerra con la Russia o qualsiasi intenzione di occupare la loro territorio. Il vero obiettivo era quello di attirare l'esercito russo in una trappola. Pianificatori degli Stati Uniti speravano di fare ciò che ha fatto così abilmente in Afghanistan; attirare la loro preda russa in una lunga e sanguinosa guerra tipo Cecenia che opporrebbe le truppe russe contro le forze guerrigliere armate e addestrate da militari statunitensi e agenzie di intelligence. Ed ecco che la storia viene costruita in modo da demonizzare Putin e il futuro a giustificare le ostilità contro la Russia. "Putin è una minaccia", "Putin vuole ricostruire l'impero sovietico", "La Russia invade la Georgia". Quindi una guerra intrapresa in nome della liberazione della Georgia dall'imperialismo russo ed impedire Putin dal raggiungimento della sua presunta ambizione di controllare gli oleodotti intorno al bacino caspico. Si accusa la Russia di ambizioni imperiali e Putin confrontato "a Stalin e Hitler,(Nathan Gardels). Tutto questo è parte di un più ampio scenario che è stato creato dai media occidentali per fornire una motivazione per la prossima aggressione contro la Russia. Nessuna propaganda è mai stata cosi intensa e capillare nel fomentare la delusione e il disprezzo. Ma allora, perchè demonizzare Putin e la Russia con la minaccia "ostracismo, isolamento e sanzioni economiche?" Qual' è il crimine di Putin? I problemi di Putin sono da ricondurre a un discorso che fece a Monaco di Baviera quasi due anni fa, dichiarando in modo inequivocabile di respingere i principi fondamentali della Dottrina Bush e dell'egemonia globale degli USA. Il suo intervento fu come una Dichiarazione di Indipendenza russa. E le elìte occidentali, specialmente il Consiglio Affari Esteri ed l'American Enterprise Institute mise Putin sulla “lista di nemici„ insieme ad Ahmadinejad, Chavez, Castro, Morales, Mugabe e chiunque rifiuti di prendere ordini dalla mafia di Washington.
J. Goebbels diceva anche:«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità »
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