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domenica 16 settembre 2007

A BAGDAD DUEMILA CORPI SENZA NOME OGNI MESE

Ogni mese in Iraq centinaia di vittime sono colpiti dalla violenza settaria o dalla massiccia campagna di bombardamento e una piccola fascia dei volontari si occupa di dare ai morti non reclamati una sepoltura adeguata. "Stiamo facendo questo da 20 anni, sotto Saddam, ma i numeri sono aumentati, così come le difficoltà difficoltà,"Sheik Jamal al-Sudani, che conduce i volontari, racconta a Michael Ware, della CNN . " Ora per le strade scorre sangue". Prima che l'invasione USA dell'Irak destituisse il dittatore Saddam Hussein, i volontari seppellivano ogni mese fino a 40 persone. Nei mesi peggiori di guerra, quel numero è aumentato di 50 volte così i volontari seppelliscono una media di più di 2.000 vittime anonime di guerra, scrive Ware. Mentre la guerra si avvia verso il suo quinto anno, diverse centinaia di corpi rimangono ogni mese non reclamati. I corpi non identificati degli uomini, delle donne e dei bambini sono trovati sulle strade e nelle fogne irachene come pure nelle rovine dei bombardamenti; alcuni sono "così maciullati e carbonizzati che non sono identificabili," mentre altre vittime sunnite le famiglie sono troppo spaventate per visitare l'obitorio del Ministero della Salute in Iraq, che è controllato dai seguaci dello Shiita Muqtada al-Sadr. I volontari di al-Sudani seppelliscono le vittime di tutte le religioni ed i corpi sono fotografati e catalogati in un data-base prima che siano sepolti nella tradizione musulmana. "Io guardo loro come esseri umani, con esso il mio dovere per seppellirli in modo da la loro santità non sarà violata ulteriormene dopo la loro uccisione", afferma lo sceicco. I volontari prendono i corpi da Bagdad e li portano a 150 miglia di distanza da Najaf dove sono sepolti in tombe scavate a mano. A causa del grande numero di corpi, due vittime spesso devono condividere una tomba. "Le case, destinate ad essere il posto più sicuro della famiglia, sono diventate come tombe per le famiglie irachene, perché in un qualunque momento, in un secondo, possono morire in un esplosione, attacchi aerei o attentati". "E nessun uomo e nessun governo, americano o iracheno, possono ripararli, se non un miracolo".
Questa è la condizione di vita e di morte a Bagdad. Questo è il vero stato di avanzamento di questa guerra criminale. Quello che non viene detto. (Video)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

quoto, l'informazione su questo tema non è mai troppa...

Mariolina ha detto...

sermau_ Vero, non è mai abbastanza!

Tanuccio ha detto...

Quante persone sono morte l'11 settembre? Lo stesso numero di persone morte in un mese a Bagdad... E a questi non gli facciamo una commemorazione?

Andrea De Luca ha detto...

Bellissimo blog complimenti!
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Ciao e buon lavoro

Unknown ha detto...

Che orrore.. :-(

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