I principi del fascismo si stanno diffondendo nell'aria, furtivamente, facendosi passare per qualcos'altro, sfidando tutto ciò che rappresenta per noi. Il clichè che le persone e le nazioni imparano dalla storia non è solo abusato, ma anche sopravvalutato; spesso non riusciamo ad imparare dalla storia, o traiamo le conclusioni errate. Purtroppo, l'amnesia storica è comune. Noi siamo distanti alcune generazioni dagli orrori della Germania nazista, anche se i costanti "promemoria" ci scuotono le coscienze. Il fascismo tedesco e italiano formano modelli storici che definiscono questo contorta politica visione del mondo. Anche se non esistono più, questa visione del mondo e le caratteristiche di questi modelli sono stati imitati da regimi protofascisti in diversi momenti del ventesimo secolo. Entrambi modelli originali tedesco e italiano e i successivi regimi protofascisti mostrano caratteristiche notevolmente simili. Anche se molti studiosi mettono in discussione qualsiasi connessione diretta tra questi regimi, pochi sono in grado di contestare le loro somiglianze visive. Al di là del visivo, anche uno studio sommario di questi regimi fascisti e protofascisti rivela un'assoluta sorprendente convergenza nei loro modus operandi. Questo, ovviamente, non è una rivelazione per il informato osservatore, ma talvolta è utile ai fini della prospettiva di ribadire fatti evidenti e così facendo fare necessaria luce sulle attuali circostanze. Ai fini di questa prospettiva, prendiamo in considerazione i seguenti regimi: la Germania nazista, l'Italia fascista, la Spagna di Franco, Salazar del Portogallo, la Grecia di Papadopoulos, il Cile di Pinochet, e l'Indonesia di Suharto. Di sicuro, essi costituiscono un misto di identità nazionali, culture, livelli di sviluppo, e storia. Ma tutti, hanno seguito il modello fascista o protofascista per ottenere, espandere e mantenere il potere. Inoltre, tutti questi regimi sono stati rovesciati, cosi' un quadro più o meno completo delle loro caratteristiche di base e degli abusi è possibile. Analisi di questi sette regimi rivelano tratti comuni che li legano in riconoscibili modelli di comportamento nazionali e abusi di potere. Queste caratteristiche di base sono più diffusi e intensi in alcuni regimi che in altri, ma tutti condividono almeno un certo livello di somiglianza.
Famiglia Cristiana paventava il rischio di un ritorno del fascismo in Italia, augurandosi che «non si riveli mai vero il sospetto» che in Italia stia rinascendo il fascismo «sotto altre forme». La notizia è stata ampiamente riportata dalla stampa estera.[
link] La sensazione che il fascismo stia rinascendo da noi è una paura che si sente da piu' parti; la stampa estera ha riportato gli ultimi eventi di casa nostra confermando gli stessi timori. Per citarne alcuni, i più recenti: La schedatura dei Rom: E. Milne sul
Guardian scrive: "
Questa persecuzione degli zingari è la vergogna dell'Europa; un richiamo al passato fascista e alle leggi razziali approvate da Benito Mussolini che già nel 1926, ordinò le prime espulsioni degli zingari dal paese". E avanti, con gli editti fascisti di Massimo Giordano, sindaco di Novara: il divieto di andare in giro nei parchi e giardini di sera in piu' di due persone (che tanto ricorda quello di Mussolini del '20) e l'altro, sul consumo di bevande alcoliche in tutti i giardini attrezzati con aree giochi, 24 ore su 24 [
link]. Per i contravventori, multe fino a 500 euro. (non siamo ancora alle deportazioni) Poi ancora, è la volta delle nostre città pattugliate dai soldati e
Irishtime si domanda: "
Fascismo strisciante, 'militarizzazione' del paesaggio urbano o solo una logica risposta alle preoccupazioni dei cittadini italiani sulla criminalità nelle strade"? Infine su
Fp un commento sugli ultimi eventi italiani con l'articolo "Is Italy going fascist?":
Data la storia del paese, i tentativi dell'Italia di fermare la criminalità sono a dir poco inquietanti. Come se fare degli immigranti i capri espiatori del paese non bastasse, adesso questo: un sindaco italiano ha vietato assembramenti di due o piu' persone in parchi e giardini. Gli oppositori dicono che sa di fascismo. Le analogie ci sono di certo, nel '20 Mussolini emanò lo stesso divieto. E i soldati la cui presenza è abbastanza sconcertante (in particolare per i turisti, alcuni dei quali si sono chiesti se l'Italia sia in piena di guerra civile).
Negli ultimi giorni vi è una crescente evidenza dell'avanzare del totalitarismo in campo politico e dei principali media. L'intero mondo occidentale, guidato dagli Stati Uniti, ha abbracciato un regime georgiano che ha invaso l'Ossezia del sud distruggendo totalmente la sua capitale di 50000 abitanti, assassinato 1500 uomini, donne e bambini e decine peace keepers russi. Gli Stati Uniti hanno mobilitato una armata navale e aerea al largo della costa iraniana, pronti a distruggere un paese di 70 milioni di persone. Il New York Times ha pubblicato un saggio di un eminente storico israeliano, che sostiene l'incenerimento nucleare dell'Iran.
Sono campanelli di allarme? Naturalmente no. Dopo tutto, questa è l'Italia, una Repubblica democratica, fondata sul lavoro..Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. I confronti storici come questi sono solo esercitazioni in ginnastica verbale. Forse, o forse no.